sabato 23 febbraio 2013

Libro dell'anno 2012 "Stoner"

E' Stoner di John Williams il nostro libro dell'anno 2012.

Stoner a noi è piaciuto molto per la pulizia della scrittura, per la vicenda che ruota tutta attorno a Stoner e a come lui affronta le situazioni che si  trova a vivere.

Abbiamo raggiunto l'editore Fazi e gli abbiamo posto alcune domande.


La casa editrice Fazi ha dimostrato nel tempo di riuscire a cogliere i gusti dei lettori italiani come è avvenuto con Cento colpi di spazzola, con la saga di Twilight, e ora con Stoner. Qual'è il segreto?

Per questi casi non ci sono ricette segrete, si tratta soprattutto di intercettare un gusto non ancora dichiarato, vedere in una storia ciò che un lettore potrebbe voler cercare nell'intrattenimento. Proporre, soprattutto, qualcosa di diverso dalla media, di inaspettato. A volte si parte con moltissimi dubbi e insicurezze, soprattutto quando la fortuna di un libro non è costruita con pesanti azioni di marketing, ma si innalza con il semplice ed entusiastico passaparola.

Ci parla della collana Le strade e di come si inserisce nel progetto Fazi;  qual'è il tratto caratteristico della collana? 

La collana Le Strade è uno dei primissimi progetti della Fazi, si è partiti con un interesse spiccato per la letteratura anglo americana e con la voglia di proporre sul mercato anche titoli dimenticati, ottimi romanzi con una storia editoriale sfortunata. Con gli anni è diventata una collana di pre-stigio, includendo al suo interno grandi autori quali Gore Vidal, Paula Fox, Colm Toibin, Tim Winton e poi Elizabeth Strout, Jacques Chessex, JohnBurnside e da ultimi Kevin Wilson e John Williams.

Stoner a noi è piaciuto molto per la pulizia della scrittura, per la vicenda che ruota tutta attorno a Stoner e a come lui affronta le situazioni che si  trova a vivere. Un romanzo che sembra molto lontano da quanto mediamente viene proposto dall'editoria oggi, eppure è stato accolto molto bene dal nostro pubblico. Come è nata l'idea di riproporlo ( 1° edizione 1965) 

La Fazi ha sempre avuto un'anima volta a riproporre titoli non attuali e dunque l'attenzione  verso le riproposte è parte integrante della nostra attività di ricerca. Stoner è arrivato in sordina, inviatoci da un'ottima casa editrice americana (New York Review Books) che ripropone sistematicamente vecchi classici. La lettura del romanzo è apparsa subito come qualcosa di molto potente perché nonostante i decenni trascorsi si tratta di una storia ancora viva, che il passare del tempo non ha intaccato: l'esistenza di Stoner è raccontata nella maniera più vera perché più impietosa, portando alla luce tutte le debolezze, le incertezze, le ingenuità che sono gli elementi che costituiscono una personalità, ovvero la gran parte dei caratteri esistenti dell'uomo occidentale.  Ritengo che oltre alla qualità della scrittura la forza di questo romanzo stia anche nel tributo che Williams fa all' uomo medio: spogliati degli ottimismi di qualche decennio fa oggi riusciamo ad apprezzare di più storie che parlano delle vite comuni, ovvero storie che parlano proprio a noi.

Quanto è importante la traduzione?

Fondamentale per i romanzi letterari. Quando le traduzioni sono mediocri non possiamo innamorarci delle storie. ( ottima infatti la traduzione di Stefano Tummolini nostra annotazione)

Quali altri libri le hanno dato soddisfazione negli ultimi anni? A noi ad es° ci è molto piaciuto "Sotto questo cielo intatto" ( nostro libro del mese dicembre 2011) 

Sicuramente il romanzo di Shandi Mitchell è stato molto apprezzato, sia dal pubblico che dalla critica; oltre a questo ricordiamo senz'altro Olive Kitteridge di Elizabeth Strout e Wolf Hall di Hilary Mantel, altri casi interessanti sono stati i romanzi di Jacques Chessex, autore svizzero francese morto un paio di anni fa di cui abbiamo pubblicato buona parte della sua opera, uno scrittore di altissima qualità; Un viaggio di H.G. Adler, riscoperta di un romanzo sull'esperienza della Shoah di un autore purtroppo misconosciuto ma amatissimo da grandi intellettuali, Elias Canetti ne fu grande ammiratore.  Da ultimo La Famiglia Fang, primo romanzo di un brillante scrittore americano che fa pensare ai fratelli Glass di Salinger. 

Quali sono le prossime uscite per la collana Le strade? 

John Williams, Butcher's Crossing , Hilary Mantel, Anna Bolena, una questione di famiglia  Elizabeth Strout, I fratelli Burgess 

A marzo uscirà il nuovo libro di John Williams; ce ne può parlare? 

Romanzo altrettanto potente, con un' ambientazione totalmente diversa. Se in Stoner era tutto giocato in interni qui abbiamo una natura soverchiante e meravigliosa. Una storia avventurosa in cui ci sono diversi personaggi significativi e in cui ritroviamo il pensiero di Williams sulla condizione umana. Ritroverete la stessa attenzione alle descrizioni e una capacità straordinaria di far vivere ogni scena. 


Ecco la scheda di Butcher’s Crossing € 17.50 traduzione di Stefano Tummolini 

Dopo la grande risonanza di critica e pubblico di Stoner, definito “il romanzo perfetto” dal New York Times, John Williams ci regala un’ulteriore prova di straordinaria forza narrativa. Butcher’s Crossing, pubblicato nel 1960, è la storia di formazione di una vita ai margini, calata in una natura selvaggia e ancestrale. 

Nel 1873 il ventitreenne William Andrews, dopo due anni ad Harvard, abbandona la natia Boston e l’agiatezza della casa paterna per inseguire nel West una forma più autentica di se stesso; la sua strada lo porta nel minuscolo abitato di Butcher’s Crossing, dove rifiuta un lavoro impiegatizio alle dipendenze di un commerciante di pelli per unirsi a una battuta di caccia al bisonte. Una caccia che diventerà un’avventura nella natura selvaggia, un viaggio tanto duro da assumere la forma del sogno, in cui la mente del protagonista, fiaccata dalla fatica, si perde nella contemplazione del paesaggio. 
Andrews si troverà nella valle dei bisonti, un luogo dalla bellezza quasi mistica, dove regna un silenzio che solo i posti sconosciuti all’essere umano possiedono. 

Pubblicato nel 1960, Butcher’s Crossing è l’altro capolavoro di John Williams, considerato tra i romanzi cardine sul far west, una storia che abbatte il sogno della frontiera americana e che si pone prima di Cormac McCarthy, indicando la strada a quest’ultimo grande maestro. 

Potete prenotarlo inviandoci una mail a bonturi@libero.it o telefonando allo 0457610339