lunedì 31 ottobre 2016

Libro del mese novembre "Una scacchiera nel cervello"

Léonard, dodici anni, che ha una scacchiera nel cervello. Non solo perché è imbattibile a giocare a scacchi. Non solo perché ha un quadernetto nero su cui ha annotato tutte le mosse delle partite più famose di scacchi, ma perché applica la strategia o la visione scacchistica del mondo a tutto: se le mosse di un ipotetico avversario possono essere previste in base ad un certo numero di probabilità, è più che possibile vincere. E’ più che possibile cavarsela nella vita. Léonard ha la sindrome di Asperger- lo spiega la neuropsichiatra allo zio Vincent, quando Léonard ha dovuto essere portato in ospedale per un infortunio mentre giocava a calcio. Vincent, allenatore di una squadra giovane di calcio dopo aver dovuto rinunciare lui stesso alla carriera di calciatore per un incidente che gli ha danneggiato un ginocchio, non sa nulla dell’Asperger. “Una persona affetta da questa sindrome non percepisce le cose come lei e me”, gli dice la dottoressa Catherine Vandrecken. “il che non vuol dire che sia pazza o deficiente.” E gli spiega con un esempio come funziona il cervello degli Asperger- “noi classifichiamo i nostri pensieri in scatole che si sono formate durante i primi anni di vita e che ci permettono di orientarci”, riusciamo a reagire senza fatica alle situazioni che ci si presentano. Non è così per un Asperger. Per ragioni genetiche nel suo cervello non si sono formate queste scatole e se le deve inventare di volta in volta. Léonard è come ‘un marziano che cammina sulla terra’. Come fa a vivere tra di noi un marziano? Cerca di imitarci. Per lo più è molto intelligente, perciò osserva, classifica, memorizza e poi usa queste informazioni per dedurre che cosa fare. Estenuante. Ecco perché Léonard piomba in sonni profondi e improvvisi. Alain Gillot, che ha alle spalle lavori vari e che è arrivato alla scrittura attraverso il giornalismo sportivo, ha scelto un tema insolito per il suo romanzo. Forse è meno insolito l’aver messo un ragazzino con la sindrome di Asperger al centro del suo libro che l’aver trattato il gioco del calcio in maniera nuova, facendocelo vedere da un’angolazione diversa- il calcio come gioco di intelligenza, il calcio come terapia. Vincent ci sa fare con i ragazzi dell’età di Léonard. Prende atto dei comportamenti inusuali del nipote, ma lo lascia fare. Si osservano a vicenda, Vincent e Léonard, e, a poco a poco, Vincent apre una breccia nel cuore di Léonard. Che lo segue sul campo di calcio. Un po’ refrattario, ma lo segue. Giocherà in porta. E come è possibile che questo ragazzo goffo, dalla testa con la forma un po’ strana, riesca sempre a fermare la palla?
E’ una piacevole lettura proprio per il suo approccio non convenzionale, e perché la scrittura di Gillot ha tatto e garbo, perché è scorrevole con quell’intreccio che alterna le difficoltà di Léonard con quelle dell’infanzia di Vincent.
Alain Gillot: Una scacchiera nel cervello  ed. E/o € 16.00